La cucina sarda è ricca di tradizioni, ogni piatto che vi illustrerò sara'diverso da paese a paese, proverò a sintetizzare la gastronomia sarda con i piatti di pesce e di carne, perchè la nostra cucina non si basa solo sul pesce ma come potrete vedere ci saranno anche molte pietanze di carne. Non sara' affatto una cosa facile, perchè sono tutti buonissimi.
Uno dei piatti di mare più saporiti ed interessanti in Sardegna sono le orziadas, o otziadas soprattutto in semolati e fritti. L’Anemonia sulcata, volgarmente nota come capelli di Venere e chiamata comunemente anemone di mare, è una specie di attinie diffuse nel Mediterraneo, ha un diametro di circa 5-10 centimetri e numerosi lunghi tentacoli urticanti, spesso con apici tendenti al viola. Vengono raccolte staccandole dal substrato del fondo marino con una lama o una forchetta.
Quella di Muggine è il prezioso prodotto derivato dalla uova del pesce salate e messe a stagionare. Chiamata anche orodi Sardegna, la bottarga è prodotta nella zona dell’oristanese, ricca di lagune alimentate da acqua di mare e habitat ideale per i muggini. Si tratta di un alimento ricercatissimo, con un costo al chilo abbastanza alto rapportato alla qualità della materia prima e alla lavorazione utilizzata. La bottarga ha un gusto molto particolare e deciso, può piacere e conquistare il palato immediatamente oppure risultare fin troppo saporita e quasi sgradevole. Può essere degustato sia come antipasto o essere utilizzato per accompagnare dei primi.
La burrida è un piatto di pesce preparato cuocendo prima i tranci di pesce in acqua e aceto e completando poi la cottura in una salsa con olio, aglio, pangrattato, pinoli e noci.
I moscardini, molto simili al polpo, che si presenta con otto tentacoli ciascuno dei quali con una sola fila di ventose, occhi sporgenti ed una testa piccola rispetto al corpo. Ottimi come antipasti
I malloreddus alla campidanese, conditi con sugo di pomodoro arricchito con salsiccia e con una crema di pecorino ed hanno un gusto caratteristico e deciso.
I culurgiones di patate, una pasta tipica della zona di Ogliastra, che si prepara con farina e semola rimacinata, per poi andare a formare dei ravioli farciti con un ripieno composto da patate, pecorino sardo e menta. Caratteristica peculiare di questa ricetta tradizionale è la forma dei ravioli, che somiglia ad una spiga di grano.
La fregola con arselle, in dialetto, è un primo piatto celebre della tradizione sarda. Chi non lo conosce lo confonde di primo impatto con il cous cous, anche se è completamente diverso per sapore e formato. Si tratta di una pasta ottenuta da un impasto di grano duro e acqua: le piccole palline si formano grazie a un particolare movimento con le mani e si uniscono alle arselle, conosciute anche come telline.
L'anima spagnola di Alghero si conserva in questo piatto raffinato, che vede protagonista il più amato fra i crostacei. Un piatto che esalta tutto il gusto dell'aragosta con la freschezza dei pomodori e la dolcezza della cipolla.
l porceddu arrosto è una delle più celebri e apprezzate specialità della cucina sarda. Per prepararlo è necessario uno spiedo girevole su fuoco e di un vero porcetto da latte. Prima della cottura si è solito imbottirlo e coprirlo di aromi, come il mirto,il timo, l’alloro e il finocchio selvatico e farlo aromatizzare qualche ora. Da accompagnare assolutamente con il Cannonau sardo.
Il pane carasau serve ad accompagnare tutti i piatti che vi ho consigliato. Nella tradizione sarda la preparazione era collettiva: ogni famiglia, a seconda del numero di membri di cui era composta, produceva decine di chili di pane carasau e tutti i parenti erano coinvolti, dai più piccoli ai più anziani. Tecnicamente il pane carasau è composto di farina di semola di grano duro, acqua, sale e lievito .Ci sono diverse fasi per preparare il nostro pane carasau e ognuna ha un nome specifico che corrisponde a un gesto ben preciso. Prima di tutto bisogna ovvero impastare, la pasta viene poi suddivisa in piccoli pezzi, grandi quanto un pugno a questo punto occorre, stendere la pasta in singole sfoglie che devono risultare tutte uguali, sottili e rotonde. Arriva dunque il momento di effettuare la prima cottura in forno che trasforma la sfoglia in un pallone gonfio che occorrerà ,ovvero aprire lungo la sua circonferenza. Da ogni pane si ottengono quindi due dischi.
La seada è il dessert sardo per eccellenza, è in pratica una specie di tasca chiusa di pasta di semola ripiena di formaggio, simile a un grande raviolo, prevalentemente tonda. Viene fritta e poi prima di essere gustata, avvolta nel miele, un mix di sapori davvero inconfondibile che ha origini molto antiche.
Le pardulas, sono dei tipici dolcetti sardi che si preparano in occasione delle festività pasquali: cestini di pasta croccante ripieni di morbida ricotta, aromatizzata con buccia di limone e arancia e zafferano e decorate semplicemente con zucchero a velo. Per la preparazione è importante utilizzare una ricotta compatta e asciutta, preferendo quella di pecora a quella vaccina.