Il centro storico di Cagliari è diviso in quattro quartieri storici: Villanova, Castello, Stampace e la Marina ognuno di essi merita una visita.
La Marina venne fondata dai pisani nel XIII secolo come zona destinata ad ospitare magazzini le abitazioni dei lavoratori portuali, dei doganieri, dei pescatori ed in generale dei popolani di Cagliari, si affaccia sul mare. Marina si presenta come un quartiere carico di storia, dove sono presenti numerosi esercizi commerciali e dove ha luogo la movida cagliaritana.
Affacciato sul mare, il quartiere della Marina ha sempre avuto una storia importante nell'economia della Città, sino dalle sue prime origini, che si fanno risalire addirittura al periodo punico. Durante il romano, con il nome di Bagnarla, il quartiere conosce una frenetica attività commerciale e alla luce degli scavi archeologici degli ultimi decenni, un continuo ampliamento urbanistico, testimoniato dall'abbondanza di edifici imponenti e di strade che la collegavano ad altre aree della Città.
All’interno del quartiere si trovano alcuni monumenti tra i più importanti della città, come la Chiesa del Santo Sepolcro, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa gotico-catalana di Sant'Eulalia e la cripta del Santo Sepolcro è un luogo dal fascino antico, austero, meditativo. Decorata con capitelli in forma di teschio la cripta ha conservato ancora perfettamente visibile il grande affresco con tema medievale della morte, armata di falce e con la clessidra e la scritta Nemini Parco.
Stampace, situato nel centro storico cittadino, a Ovest del Castello di Cagliari, venne anch'esso fondato dai Pisani nel XIII secolo e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la torre dello Sperone).
Storicamente Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l’avvicinarsi dell’epoca contemporanea.
E’ un quartiere semplice, privo di palazzi monumentali e grandi costruzioni civili, ma dotato di numerose chiese: la chiesa di San Michele, la chiesa di Sant’Anna, la chiesa di Santa Chiara con annesso il monastero, e la piccola chiesa di Sant’Efisio. Visi trova inoltre l ’Orto Botanico, che raccoglie oltre 500 specie di piante tropicali è uno dei più famosi d’Italia, al suo interno centinaia di specie di piante mediterranee e tropicali.
Oltre ad essere un’area di grande interesse naturalistico merita una passeggiata per la tranquillità e la pace che offre ai visitatori.
Tra le numerose specie vegetali anche tracce di storia punico-romana in particolare, sono degne di nota quelle appartenenti all’acquedotto creato per portare l’acqua da Villamassargia a Cagliari.
Castello è il principale dei quattro quartieri storici della città. Il Castello ospita i palazzi del potere e le vecchie residenze nobiliari, tanto da identificarsi con la città, che non a caso in sardo si chiama Castéddu. Al quartiere si accede attraverso le antiche porte medievali, aperte nelle mura che ancora cingono gran parte del perimetro del Castello, isolandolo dal resto della città. La porta dei Leoni, costruito nel 1535, costituisce l'accesso meridionale al Castello. La porta deve il suo nome alle due sculture di teste di leone ai due angoli superiori del varco. Si tratta uno degli scorci imperdibile della Cagliari antica.
L’accesso più suggestivo al quartiere è quello che passa attraverso l’imponente scalinata del Bastione di Saint Remy, il monumentale contrafforte edificato agli inizi del ‘900 e dedicato a uno dei viceré sabaudi.
L'edificio in stile classico del Bastione di Saint Remy si connette agli altri tre edifici meridionali dello stesso tipo Santa Caterina, Zecca e Sperone per unire il quartiere del castello con Villanova e la Marina. Il Bastione di Saint Remy è la terrazza più spettacolare della città, da dove ci si può godere il panorama dei quartieri storici, dei colli, di tutto il golfo e dei laghi.
Camminando tra le viuzze del nucleo più antico della città, tra botteghe artigiane, piccole gallerie, locali e bar, è ancora possibile ammirare tracce delle dominazioni che si sono succedute a Cagliari: quella dei Pisani, che hanno fortificato l’area, degli Aragonesi e infine dei Savoia
Due le torri che svettano dalla Cittadella: la Torre dell’ Elefante e la Torre di San Pancrazio, entrambe capolavori di ingegneria militare, erette dai pisani per difendersi dalla minaccia degli Aragonesi. Le Torri risalgono ai primissimi anni del 1300. Sono costruzioni uniche in pietra, con il lato che guarda all’interno delle mura completamente aperto e riempito solo dalle scale in legno per raggiungerne la cima. La torre dell’elefante era parte delle fortificazioni della città, costruita per meglio difendere Cagliari contro le incursioni dei morie contro gli attacchi genovesi. Con un’altezza di 31 metri, la torre dell’elfante è stata costruita su tre lati. Il panorama dall'alto di entrambe le torri è magnifico.
Villanova è il quartiere dell’espansione di Cagliari verso la campagna nel tessuto urbano di quest’area si trovano talvolta, inaspettatamente, giardini e orti accanto alle tipiche case basse. Cinto da mura anche se non fortificato, era la residenza di coloro che raggiungevano la città per intraprendere i più vari lavori artigiani e di quanti si dedicarono alle coltivazioni agricole nei grandi spazi confinanti col quartiere. Il quartiere oggi si presenta con la sua parte vecchia, situata tra la via Garibaldi e il terrapieno di viale Regina Elena,caratterizzata da semplici abitazioni, diverse chiese e numerose botteghe, e la parte più recente, attraversata dalla centrale e trafficata via Sonnino.